venerdì 28 settembre 2007

CIAO DISTILLATO 7

Ciao Distillato,
ho letto e riletto il tuo ultimo commento. Sono profondamente felice che ci si trovi sulla stessa lunghezza d’onda e sono felice di averti conosciuto e di questo splendido dialogo che si è creato. Le cose che mi dici mi convincono ancora di più, se mai ce ne fosse bisogno, che i valori tipici del mondo gay, cioè dei gay come persone: il rispetto dell’altro, l’amore incondizionato, la dedizione senza riserve, possono rendere la vita una realtà bellissima. Se il mio sogno era cercare di dare un’immagine vera di ciò che sono i gay, io credo che insieme ci stiamo riuscendo, e l’immagine che ne viene fuori non è solo vera ma di altissimo profilo. E sapere che le mie esperienze sono affini a quelle tue e del tuo compagno mi conferma nell’idea di non essere affatto l’unico a vivere così e il senso di consolazione che ne deriva è grandissimo perché vedo che le cose che danno a me un’emozione possono avere lo stesso effetto anche su di te e che le soluzioni che abbiamo cercato ai problemi della vita affettiva pure senza conoscerci sono in fondo sostanzialmente le stesse. Il mondo vero dei gay che non danno spettacolo è un mondo bellissimo e serissimo dove si può realizzare una felicità profonda. Tu sai bene che queste non sono parole! Volersi bene è l’unica cosa che può dare un senso alla vita e nel mondo gay il valore sommo è proprio il volersi bene. C’è gente che quando parla di gay pensa subito al sesso... ma come fanno a non capire? Io il sesso l’ho sognato e non l’ho mai avuto, ma d’amore ne ho avuto tantissimo, da ragazzi che non hanno avuto paura di me. Quando mi sono reso conto di quello che stava succedendo, cioè che si stava creando qualcosa di serio, pensavo che oltre il fatto di essere gay la differenza di età potesse creare problemi, pensavo che dei ragazzi giovani potessero avere paura di me, che mi potessero vedere come uno che poteva approfittare di loro, un po’ come l’orco delle favole, ma non avevano paura, non ne avevano affatto! Una volta ero rimasto d’accordo con un ragazzo che “forse” ci saremmo visti l’indomani, io non avevo sottolineato la cosa deliberatamente. Avevo un desiderio fortissimo di andarci ma ho fatto violenza a me stesso e non ci sono andato. Lui invece all’appuntamento c’è andato e ha aspettato tantissimo tempo inutilmente, io non ci sono andato per lasciarlo libero, non avrei mai fatto una cosa simile se avessi pensato che potesse starci male. L’indomani è venuto da me e mi ha detto. “Ma ieri perché non sei venuto? ... ci sono stato malissimo, è stata proprio una pugnalata”... io ho provato a spiegargli che avevo desiderato tantissimo di andarci ma che non c’ero andato per permettergli di prendere più facilmente la sua strada, ma nel dire questo lui ha notato che io ero veramente turbato e mi ha perdonato, poi ha stretto le mani a pungo e mi ha dato due lenti pugni sul petto e mi ha detto con gli occhi rossi: “Ma perché sei così stupido!” e io mi sono sentito un verme perché non ero stato capace di capire che quello era amore vero, ma certe esperienze fanno bene all’anima. Sono uscito da visioni molto schematiche e sostanzialmente stupide della vita effettiva proprio perché ho conosciuto questi ragazzi che mi hanno insegnato ad amare e hanno preteso che io lo imparassi passando sopra alla mai stupidità che pure li aveva fatti soffrire. Io oggi mi sento profondamente felice, non avverto il minimo senso di frustrazione e vorrei che gli altri potessero vivere cose meravigliose come quelle che vivo io. Mi sento amato in senso profondo e sono felice di essere gay e per costruire questa felicità anche tu hai fatto la tua parte! Un abbraccio.

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