giovedì 27 settembre 2007

GAY IN INTERNET

Provo qui a riportare le mie impressioni circa il rapporto tra gay e internet, naturalmente si tratta solo di osservazioni condotte da un punto di vista molto particolare. Ai tempi in cui ero giovane non c’era internet e i ragazzi gay come me vivevano situazioni di isolamento fortissimo. La parola gay era una parola quasi proibita e in molti ambienti non la si conosceva affatto, si diceva omosessuale, parola il cui suono (soprattutto l’ultima parte della parola) sembrava automaticamente rimandare a una “patologia sessuale”. Le persone “normali” pensavano che l’omosessualità fosse una “perversione”, i benpensanti (quelli più evoluti) ritenevano che fosse una questione di interesse psichiatrico. Film o libri a tema gay praticamente non ne esistevano, la stampa gay era rappresentata solo dalla pornografia. Il moralismo diffuso toglieva ai ragazzi gay dell’epoca qualunque velleità di coming out pubblico, che sarebbe stato equivalente ad essere marchiati a fuoco. Per un ragazzo gay l’unica cosa possibile era fingere di non essere gay. Poi, piano piano, lentamente, un po’ per l’impegno delle associazioni gay e un po’ per l’evoluzione del costume, le cose sono cambiate. Con l’arrivo di internet ho assistito a un dilagare di pornografia incredibile ma “sempre e solo a pagamento”. Non ho nulla contro le immagini di nudo o contro le scene d’amore in cui l’eros è presentato come una cosa bella e affettuosa, queste cose non sono pornografia, ma non sopporto il sesso strillato, il sesso stupido, il sesso che consiste solo nel fare qualche cosa e non lo sopporto non in sé ma perché presenta modelli falsi di sessualità che rischiano di far perdere a tanti ragazzi la dolcezza di un rapporto sessuale condiviso che sia una forma di tenerezza e di amore reciproco. E poi c’è una categoria che permette di distinguere tra sesso nel senso alto del termine e pornografia ed è l’interesse economico. Un’immagine di nudo inserita in un blog che non mira a sfruttare quell’immagine per fare soldi non ha nulla a che vedere con la pornografia. I siti cosiddetti “gay” (l’uso della parola “gay” per la pornografia dovrebbe essere vietato!) dei primi anni di internet, tendevano a sfruttare l’esigenza di sesso di tante persone intrappolandole in siti a pagamento, con i dialer, al fine di fare pagare ai malcapitati somme altissime per nulla. L’avvento dell’ADSL ha ridotto di molto questi rischi e alcuni antivirus oggi hanno il cosiddetto controllo frodi e il fenomeno è sostanzialmente sparito. All’incirca una decina di anni fa, quando la produzione di siti è stata resa possibile a tutti, anche a coloro che non conoscevano l’HTML, tramite programmi come FrontPage, e soprattutto è stato possibile produrre siti ospitati sui server gratuitamente, si è vista una fioritura di siti gay “veri”. Si trattava di siti in cui era possibile trovare foto di nudo o racconti erotici ma “con una dignità” di fondo: niente trappole, niente sfruttamento economico. Alcuni ragazzi gay producevano e curavano siti estremamente gradevoli, tuttavia questi siti erano ancora pochi e produrre un sito richiedeva comunque una conoscenza di tipo tecnico non proprio minima. Poi è scoppiata l’era dei blog. Senza bisogno di acquistare nessun programma, chiunque, con un minimo di pazienza, poteva creare un proprio sito, metterci foto e testi e, dopo qualche anno, anche filmati e musica. Una vera rivoluzione culturale! Oggi i siti gay “per adulti” (che non definirei pornografici, perché alcuni sono delle vere opere d’arte) sono una cosa di una certa serietà, perché esistono siti “seri” che si occupano di recensirli, e essere classificati bene da un sito di recensione significa moltiplicare gli accessi di centinaia di volte. Va sottolineato che oggi si trovano ottimi “siti per adulti” completamente gratuiti, senza trappole e senza volgarità. Tutto ciò indica l’evoluzione del costume anche in internet. Oggi un ragazzo che ha un computer può trovare in rete siti per adulti sostanzialmente non pornografici, una informazione seria e plurivoca sulla sessualità, può trovare siti di associazioni gay di estrema affidabilità, può trovare blog di ragazzi gay e anche blog “a tema” come il mio che cercano un equilibrio tra linguaggio esplicito e una certa moderazione per mantenere il sito “per tutti” e quindi senza restrizioni di accesso. I ragazzi di oggi in sostanza possono sentirsi meno isolati, possono leggere quello che pensano altri ragazzi gay, possono addirittura cercare contatti personali tramite internet e lo fanno, in genere non tramite stanze di chat specializzate ma trovando i contatti a livello personale tramite la lettura dei blog, il che è sicuramente molto meno pericoloso. In ogni caso, da quello che ho imparato dalla mia esperienza di webmaster di prima generazione e dai contatti che ho avuto con i ragazzi gay, sono portato a credere che ancora oggi la paura, lo scoraggiamento e soprattutto la solitudine sostanziale restino una caratteristica di questi ragazzi e anche dei gay più maturi o addirittura di quelli della mia generazione. Ma le cose stanno ulteriormente cambiando e il panorama gay in rete si evolve, soprattutto tramite i blog che contribuiscono a dare un’immagine dei ragazzi gay come realmente sono. Quelli che conosco non solo sono bravissimi ragazzi ma sono ragazzi che hanno vissuto e vivono momenti terribili senza che nessuno se ne accorga. Vorrei aggiungere una considerazione. Quasi tutti i ragazzi gay che ho conosciuto in rete (e non sono proprio pochissimi) avevano un’età compresa tra i 23/24 e i 30 anni. Sicuramente questo blog è letto anche da ragazzi molto più giovani, che tuttavia non si arrischiano neppure a lasciare un commento senza link, cosa peraltro possibile su questi blog. Mi rivolgo a tutti i ragazzi gay che leggono questo post per dire loro che fanno bene ad essere prudenti, che non devono abbassare la guardia, che non devono scoprirsi se non si sentono veramente di farlo. Non vi invito al coraggio! Vi invito a pensare prima di agire! Io continuerò a lavorare per voi perché è una cosa che mi motiva a vivere e finora mi ha dato grandissime soddisfazioni. Essere gay è una cosa bella!

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