mercoledì 17 ottobre 2007

UN GAY INNAMORATO DEL RAGAZZO DEL BLOG

Voi vivete di sogni? Magari di sogni rubati alla vita di altri? Questa è la domanda di base. E adesso veniamo ai fatto. Io passo ore della mia giornata a leggere i blog dai ragazzi gay, non i siti porno come facevo prima, perché sono cose false, ma proprio i blog dei ragazzi gay, ormai ne ho selezionati un certo numero, ci sono quelli espliciti in cui la parola gay comprare più volte e li leggo per cercare di capire come vivono quelli che hanno il coraggio di uscire allo scoperto. Uscire allo scoperto con un blog non vuol dire assolutamente uscire allo scoperto, però molti di quei ragazzi, da quello che scrivono, hanno una vita gay vera, hanno un ragazzo e, magari con tanti problemi, si sentono realizzati almeno nelle cose fondamentali. Però io non mi riconosco in questi tipi di blog, li leggo per sapere come vivono gli altri, ma si tratta di modi di vivere che purtroppo sono molto lontani dal mio. Poi ci sono i blog, chiamiamoli così, ambigui, pieni di commenti di ragazze che vogliono consolare il tipo con commenti teneri ai quali però il tipo non dà mai nessuna risposta. In questi blog cerco qualche elemento gay, se ce ne sono, o qualche elemento etero che mi permetta di depennarli dalla lista, in sostanza più che quello che c’è scritto mi interessa la caccia a quello che c’è di nascosto, però, anche questo tipo di blog lo sento, in pratica, molto lontano da me. Premetto che io non ho un blog perché prima o poi smetterei di scriverlo, ci vuole troppa pazienza e non è per me. Poi c’è un terzo tipo di blog, è questa volta si tratta di cose che sento affini, sto parlando dei blog che non fanno dell’essere gay il tema principale ma che ne parlano così come parlano di tante atre cose... uno di questi blog l’ho trovato proprio grazie ai blog di gayproject, non dico a quale blog mi riferisco ma per chi legge i blog di gayproject è ovvio. In questo terzo tipo di blog mi trovo perfettamente a mio agio. Io sono gay, ho 25 anni, ma la mia vita è piuttosto piena, c’è il lavoro che non amo troppo ma non mi dispiace e che soprattutto non mi crea veri problemi, cioè mi permette una certa serenità di fondo, ci sono gli amici, tra i quali non so nemmeno se ci siano dei gay, coi miei amici sto piuttosto bene ma con loro non si parla di sesso, in qualche modo si fa una conversazione piuttosto distaccata ma si sta bene lo stesso, poi ci sono le mie amiche. Io sono un gay che non tiene le ragazze a distanza, è vero che cerco di mantenere un rapporto solo con ragazze sentimentalmente già impegnate (in genere sono le ragazze dei miei amici) però non ho paura delle ragazze e, per la verità, non mi è mai capitato che una ragazza si innamorasse di me in modo serio, qualche simpatia sì, anche un po’ di complicità, ma cose gradevoli, mai nessun problema. Poi c’è la musica, il cinema, qualche libro... in sostanza non resto quasi mai solo. Certo, la sera, quando torno a casa (io vivo solo) mi metto a pensare alle cose che vorrei e non sono esattamente quelle che faccio. Mi sono fatto una mia collezione di foto di ragazzi, anche di nudo ma non solo, ho cercato queste cose su internet e ho fatto una selezione. Tutte le foto che ho raccolto hanno una dimensione forte di tenerezza. Sono più che altro foto di ragazzi da coccolare. Questo sarebbe in realtà il mio sogno. Il sesso mi interessa, questo mi pare ovvio, ma in questa dimensione di tenerezza. Per me avere un ragazzo che mi vuole bene e che io possa coccolare sarebbe in assoluto il massimo. Mi rendo conto che quando prima ho detto che la mia vita è piena, in un certo senso avrei dovuto dire che è piena di altro e che in effetti le cose che desidero veramente non le ho mai avute. Chissà se i ragazzi che scrivono i blog che mi interessano l’hanno mai avuta una vita loro vera... Io vado scavando fra questi blog per cercare di capirlo e un po’ mi sento a disagio, mi sento un guardone, uno che spia la vita degli altrui e non ha il coraggio di farsi avanti... Ovviamente ho realizzato una nutrita collezione di blog che mi interessano veramente (sono quasi venti)... e li leggo ogni giorno, e qui viene il paradossale, a forza di leggere quei blog, di quei ragazzi mi sento quasi amico, tra me e me li chiamo per nome, a seconda di quello che scrivono gli dico che sono cretini o li bacerei per quante cose tenere scrivono... di ognuno di loro ho imparato tantissime cose, ma come uno che spia, il mio guaio è tutto lì, io rubo immagini, nella stragrande maggioranza dei casi immagini normalissime di ragazzi sorridenti e completamente vestiti, mi fermo a leggere le cose belle che i ragazzi dei blog hanno scritto per i loro ragazzi come se fossero state scritte per me... ma non sono state scritte per me... mi immedesimo nei destinatari e cerco di immaginare quanto si possa essere felici nel sentirsi dire dal ragazzo che ami delle cose belle come quelle. Il guaio è che io so benissimo che tutte quelle cose non sono per me e che io non c’entro niente, però mi servono a mantenere una specie di contatto immaginario con quei ragazzi. Non so se, poi, se li conoscessi personalmente, mi piacerebbero ancora, questo è difficile dirlo, ma certo le cose che scrivono sono bellissime... certe volte ci ritrovo i miei atteggiamenti in modo preciso, ragionano come me... In una situazione simile uno che dovrebbe fare? Dovrebbe scrivere due righe e mandare una mail o scrivere un commento serio, ma io la faccia di fare una cosa del genere non ce l’ho. Quando poi su qualche blog ci sono le foto dell’interessato allora ho proprio il piacere di osservare quelle fotografie e le rivedo più volte, ci sono un paio di ragazzi che mi piacciono molto anche fisicamente... ma ricevono tanti commenti, hanno tanti amici... perché dovrei scrivere? Per essere uno dei tanti? No! Così non mi piace, però ce n’è uno in particolare, un ragazzo del nord Italia che ha un blog bellissimo e che è anche lui bellissimo... insomma io me ne sono innamorato... sul blog ci sono le foto sue con il suo ragazzo e sono di una tenerezza incredibile... due ragazzi dolcissimi che si vogliono bene... non so che dire ma una cosa del genere mi mette in crisi e nello stesso tempo mi rende felice perché io so che due ragazzi come quelli, che in fondo sento molto vicini, possono essere veramente felici. Ma io la faccia di mandare una mail a quei due ragazzi non ce l’avrò mai. Ciao.

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