giovedì 8 novembre 2007

AMORE GAY E SOLITUDINE

"VOLERSI BENE A MIGLIAIA DI KILOMETRI DI DISTANZA"
quanto può essere vero.Quanto vero è mettersi a letto da soli, guardare lo schermo del tuo cellulare, inviare un sms vuoto bianco. Sentirsi uno squillo e chiudere gli occhi. Non abbracci quello squillo. Ma lo porti con te per tutta la notte. Poi una notte quello squillo sparisce. Dopo diversi anni sparisce. Tu cambi il cellulare. Ma guardi lo schermo. Poi è la notte che ti porta via. Ma non fa nulla tu ami lo stesso. Un abbraccio, chiunque tu sia. Fa bene anche a me sapere che esistono persone che non mi chiedono altro. A presto
Scritto da : javier 05/11/2007
Ciao Javier,
scrivi cose bellissime che hanno il sapore della verità: messaggio vuoto, squillo di riposta, un filo esile e quel filo si spezza ma continui ad amare. A migliaia di chilometri di distanza... Sono felice di risentirti e mi piace moltissimo quella formula di chiusura “a presto”. Ci hai regalato una cosa meravigliosa. Ti dico ancora una sola cosa, in questi giorni, con uno dei ragazzi che ho conosciuto tramite il blog, è cominciata una bella abitudine. Io sto al computer molte ore al giorno e anche lui, qualche volta si gioca un po’, qualche volta le cose sono serissime, ma da qualche girono, anche se ci siamo sentiti nella giornata per i motivi più vari, ci chiamiamo la sera su msn, ci chiediamo reciprocamente come va e, se tutto va bene, ci scambiamo la buonanotte a centinaia di km di distanza. Questo non è un rito è una cosa spontanea. Mentre sto scrivendo questo post ricevo la chiamata di Codice (un altro dei ragazzi che ho conosciuto tramite il blog). E’ felice! E io non posso non essere felice a mia volta. La felicità si trasmette. E, se posso permettermi, una buona parte della mia felicità di oggi mi viene da te. Qui nessuno ti chiede nulla perché quello che ci stai regalando è al di là di qualsiasi richiesta. Grazie Javier, un abbraccio.

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