lunedì 5 novembre 2007

CIAO DISTILLATO 28

Ciao Distillato,
se penso che siamo arrivati a “Ciao Distillato 28” mi posso dire piuttosto soddisfatto, ormai si tratta di un rapporto consolidato che mi fa veramente piacere. Stamattina parlavo di te in chat con Salvatore, che ha visitato il tuo blog ed è rimasto colpito e ha detto cose molto belle di te. Lo scrivo qui perché gli ho chiesto prima se era d’accordo che lo scrivessi e mi ha detto di sì. Adesso vengo al punto e cerco di rispondere ai tuoi commenti con la massima onestà. Il tuo commento a “Esempi di chat gay erotiche o quasi” è quasi integralmente condivisibile da parte mia, in sostanza tu dici che per certe persone un dialogo serio su temi gay è impossibile e forse è impossibile un dialogo serio su qualunque tema... in un certo senso potresti avare ragione e statisticamente direi che hai ragione eppure ho visto anche cose diverse da quelle che descrivi tu, ho conosciuto in chat ragazzi che hanno cominciato con una proposta sessuale esplicita e poi hanno cambiato completamente registro. Sono casi sporadici ma esistono. Si può finire anche a cercare sesso in chat per disperazione e queste cose le ho viste direttamente, cioè ho visto persone che di fronte a una risposta decisa e negativa a qualunque approccio di tipo sessuale, non hanno chiuso la chat e hanno continuato a parlare, ti potrà sembrare assurdo, ma a parlare anche in modo serio. Ci sono ragazzi che pensano che il contatto sessuale sia l’unico tipo di contatto interpersonale possibile perché, letteralmente, nella loro vita un contatto serio non finalizzato al sesso non c’è mai stato. Per l’esperienza che ho di queste cose, in particolare, non mi sento di dire che chi cerca sesso in chat sia di un altro pianeta, penso che la maggior parte di questi ragazzi sia come anestetizzata rispetto a una dimensione affettiva seria, ma comunque in tutto questo ci sono modi e gradi diversissimi da persona a persona. E’ ovvio che io non vado a cercare queste persone, non cerco mai persone sconosciute in chat, ma succede che mi cerchino. Come hai visto dai due esempi che ho riportato nel post, che sono molto tipici, i colloqui “impossibili” sono molto brevi e derivano da una forma di disinteresse sostanziale al dialogo, in sostanza non sono nemmeno un modo di perdere tempo. In una giornata cose del genere capitano tre o quattro volte. In chat rispondo a chi non parte subito con una proposta sessuale, ma a chi mi dice almeno “ciao” e non rispondo ad utenti con foto, diciamo così, eloquenti. In sostanza queste cose non mi portano via più di 20 minuti al giorno e poi tra le persone che mi cercano in chat non per il solo fatto che ho un nick gay, ci sono quelli che sono andati prima sui blog e che quindi appartengono a una categoria molto diversa di persone, persone che mi cercano per parlare. Avrai visto che nel blog, in alto, sulla colonna di sinistra c’è il mio contatto C6 che qualche volta mi ha permesso di essere contattato in modo diretto da alcuni lettori del blog e quindi non da cacciatori di sesso purché sia. Chiudere quel contatto significherebbe limitare una possibilità che in qualche caso ha avuto un seguito molto serio. Quello che vedo è che intorno a questi miei blog finisce per costituirsi un vero e proprio gruppo di amici che hanno un modo affine di concepire l’essere gay e tutto questo significa molto per me, in pratica è esattamente quello che volevo e che non speravo di poter ottenere. Ora, “noi” cioè io e i ragazzi che commentano questi blog, siamo un mondo molto particolare. Il nostro modo di vedere le cose che, ovviamente, a me sta benissimo, secondo me potrebbe essere una pietra di paragone per tante altre persone, anche di quelle che non posterebbero mai commenti su un blog come questo. Capisco che ti può sembrare che io stia facendo sogni ad occhi aperti e stia puntando a cosa troppo grosse... cioè a fare un lavoro veramente utile, però il cambiamento del mondo gay può nascere solo dall’interno... vedi, se io vado sul tuo blog, o su quello di Salvatore, io mi sento a casa mia, se parlo in chat con Codice non ho affatto la sensazione che appartenga a una realtà aliena, perché in sostanza lo capisco perfettamente... eppure i gay, moltissimi gay, non sono come noi e probabilmente ci prenderebbero per mezzi matti... ma anche quelli sono ragazzi gay e, francamente, credo che anche con loro ci sia molto da dire... se qualcuno cerca una qualche forma di dialogo non c’è una ragione seria per chiudere le porte. E’ possibile, non probabile, ma possibile, e in qualche caso queste cose si sono realizzate. Quanto ai miti gay, concordo al 100% con quello che dici e in particolare con la conclusione che mi sembra assolutamente vera. L’ho detto in altre occasioni ma lo ripeto, più conosco il mondo gay autentico più me ne innamoro. I ragazzi gay che conosco, che non sono certo pochissimi, mi sembrano veramente persone superlative e non lo dico perché sono gay e io devo garantirne una difesa d’ufficio. Sono persone ottime perché lo sono! Se la gente vedesse queste cose il mondo gay avrebbe il rispetto vero degli altri, almeno di quelli che vogliono guardare in faccia alla realtà. Quindi diamo visibilità a quello che siamo veramente, con la prudenza che non è mai troppa ma senza falsità o atteggiamenti strani, vittimistici o trionfalistici che siano. Noi siamo e vogliamo essere solo quello che siamo. Ad occuparsi dei gay devono essere i gay, non solo la pubblicità o l’industria cinematografica!

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