giovedì 8 novembre 2007

GLI AMICI DI PROGETTO GAY

Carissimi,
bellissima cosa la vita quando ci sono gli amici, quando ci si vuole bene veramente, quando nei rapporti affettivi che si vanno cerando non ci sono altri perché che il voler esserci, quando i sentimenti non sono un mercato del dare e dell’avere... quando sono un sentire che l’altro è importante... anche se non ci si conoscerà mai di persona, anche se si vive a mille chilometri di distanza. E un blog come questo sta creando un gruppo di persone che io conosco e che più di qualche volta si conoscono tra loro, un gruppo di persone che si capiscono e che hanno tra loro un contatto affettivo vero. Queste cose non sono fantasie, esistono, esistono realmente. Da quando rientro a casa e mi metto al computer, fino alla notte tardi (oltre le 2.00) quando vado a dormire, sto continuamente in chat con gli amici che ho incontrato tramite il blog... per me è un piacere, lo faccio perché in questo modo mi sento vivo, lo faccio perché incontro persone vere, lo faccio perché sento che la mia vita è questa e quello che raccolgo è incredibilmente bello. Mi sento molto vicino agi amici del blog, con loro non penso mai a quello che scrivo nell’attimo prima di scrivere perché ormai so chi sono gli amici del blog e, in fondo, penso a loro per molte ore nella mia giornata. Le chiamate le aspetto, se mi arrivano solo felice, se non accade chiamo io, ormai ho messo da parte la sensazione di disagio dovuto al gap generazionale... perché in effetti non lo sento più. Talvolta mi arrivano chiamate in chat da persone che non conosco... sì, ci sono i cacciatori di sesso (che, tra l’altro, possono essere ottimi ragazzi nonostante tutto), ma ci sono pure tanti bravissimi ragazzi che ti cercano anche solo per fare due chiacchiere... ieri sera ho parlato con un 28enne etero che cercava sesso in cam anche con ragazzi. Quella è stata la partenza, poi abbiamo parlato in modo incredibilmente serio... Il colloquio con il 28enne è stato incredibilmente leale, alla fine mi ha detto: “io in genere non faccio discorsi seri... però in certi momenti evidentemente succede!” In qualche caso, in chat, non so come comportarmi perché si creano situazioni di imbarazzo. Questo non succede mai quando si parla di sesso (che comunque è un argomento piuttosto marginale) ma è frequente quando i silenzi si fanno lunghi. Mi spiego meglio. Per quanto mi riguarda ho sempre paura di apparire indiscreto e per questo motivo passo oltre gli argomenti che sembrano i più difficili ma questo mio atteggiamento rischia di essere letto come una forma di disinteresse e quindi di lasciare il mio interlocutore deluso. E’ un problema che ho avuto sempre, il problema del senso del limite... e in una chat dichiaratamente gay, con persone che sento per la prima volta, il senso del limite può essere paralizzante, se per un verso parlare troppo può dare il senso dell’invadenza, per l’altro il mettere da parte gi argomenti difficili può dare il senso del disinteresse e della superficialità, In fondo sia l’invadenza che il disinteresse possono essere validissimi motivi di scoraggiamento per i miei interlocutori. In genere, se ci si risente più di qualche volta, il problema del senso del limite si ridimensiona e la sensazione di imbarazzo cade rapidamente, i silenzi si accorciano e il dialogo diventa vero dialogo. Certo è che la chat, per i gay, può essere un mezzo potente di confronto e un supporto per la creazione di veri rapporti di amicizia; talvolta non è così e ci sono casi, come dice Javier, in cui le chat gay sono un luogo di frequentazioni rituali, per non dire di perdita di tempo o solo un’occasione per la ricerca di contatti sessuali occasionali... Però, cari amici del blog, ci siamo anche noi e a nostro modo ci vogliamo bene. Tutto questo è una cosa importantissima perché anche così si fa fronte alla solitudine e si vive una vita gay più degna di essere vissuta. L’esplosione dei commenti sul blog, il fatto che alcuni amici si siano parlati in chat e si siano scambiati visite sui loro blog e messaggi su Progetto Gay, significa che Progetto Gay non è più il “mio” piccolo blog ma sta diventando il “vostro" grande blog. Questo era il mio sogno che passo dopo passo si sta realizzando, perché non sono le soluzioni tecniche ma è la qualità dei lettori e dei commenti che crea il pregio di un blog. Ormai possiamo parlare al plurale. Grazie amici, stiamo facendo un magnifico lavoro!

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