venerdì 15 febbraio 2008

EDUCAZIONE SESSUALE GAY

La sessualità è una realtà complessa in cui si intrecciano in vario modo aspetti fisiologici, psichici e culturali. Le reazioni personali di fonte alla scoperta della sessualità e in particolare della omosessualità sono le più varie ma sono sempre soggette a pesanti ipoteche di tipo ambientale e culturale.

L’educazione sessuale comincia monto prima della pubertà (ossia della maturazione sessuale) con l’assimilazione imitativa dei ruoli (maschile e femminile). Il primo mezzo dell’educazione sessuale è l’osservazione dei genitori dai quali si apprende anche in ambito sessuale un insieme di valori guida (comportamenti affettuosi e mai violenti fra i coniugi, rispetto all’interno della coppia, abitudine al contatto fisico affettuoso: carezze, baci...).
La televisione è in genere il secondo mezzo di apprendimento di comportamenti sessuali, filtrato attraverso il giudizio dei genitori. Ancora in queste fasi un bambino non ha alcuna esperienza della sessualità adulta e legge i comportamenti sessuali come qualcosa di naturale e non specificamente finalizzato.
Con l’adolescenza e quindi con la maturazione sessuale l’atteggiamento verso la sessualità muta, spesso radicalmente, perché la sessualità non è più intesa come comportamento generico da maschietto o da femminuccia ma come comportamento specificamente sessuale nel senso genitale del termine.

LA MASTURBAZIONE

La scoperta della masturbazione è un elemento fondamentale nella evoluzione della sessualità di un ragazzo perché gli permette di vivere virtualmente una vasta gamma di emozioni sessuali e di sperimentare la propria sessualità. Gli atteggiamenti dell’ambiente circostante circa la masturbazione possono creare condizionamenti profondi. Quando i ragazzi si masturbano lo fanno in modo da non potere essere sorpresi dai loro genitori, il che indica che la masturbazione è vissuta come attività proibita e che la sessualità è considerata come una questione assolutamente privata e personale.
Devo sottolineare un aspetto in genere del tutto trascurato del rapporto genitori figli: quando un figlio si accorge che i genitori hanno una vita sessuale, in genere, ne resta turbato, ma il discorso vale anche all’inverso: quando un genitore si accorge che il figlio si masturba ne resta spesso turbato, dimenticando completamente il proprio vissuto personale. Dall’analisi delle chiavi di accesso al blog principale di Progetto Gay si rileva che non pochissimi genitori digitano sui motori di ricerca chiavi del tipo: “mio figlio si masturba, che devo fare?” Cose del genere sono indice di forte immaturità nel comportamento dei genitori. L’argomento masturbazione non è praticamente mai preso in considerazione nei colloqui tra genitori e figli. Su questo punto la famiglie reticenti o repressive e la chiesa, che condanna la masturbazione, sono spesso tra i peggiori agenti di educazione sessuale. Su questo terreno fioriscono l’ipocrisia e il formalismo. Sulla masturbazione, in particolare da parte dei gay, ho scritto diversi post ai quali faccio rinvio:

PORNOGRAFIA GAY

Quando la masturbazione domina la sessualità di un ragazzo gay, quel ragazzo si mette a caccia di tutte le notizie sulla omosessualità di cui può venire a conoscenza e di tutti gli stimoli che gli forniscano ulteriori fantasie masturbatorie. Era la fase, un tempo, dei giornaletti porno, ora dei video o dei siti erotici gay in internet. In questa fase un ragazzo si vede esposto ad una presentazione della sessualità gay che è stata costruita all’unico fine di consentire una sfruttamento economico della omosessualità. In buona sostanza un ragazzo gay si trova esposto a modelli di comportamento gay che nulla hanno a che vedere con la realtà ma hanno un’apparenza quanto mai seduttiva. Questi modelli, quantunque falsi, vengono interiorizzati e considerati i tipici paradigmi della sessualità gay. Esistono siti seri che parlano di sessualità gay in modo realistico, ma siccome non sono siti pornografici ben poco possono contro l’invadenza della pornografia a fini commerciali.

SESSUALITA' INTERPERSONALE

Quando un ragazzo gay cresce, la ricerca del porno si fa meno impellente. Si rileva che i ragazzi più grandi cominciano ad essere interessati, può che al porno, al film gay in cui si rappresenta la vita dei gay in una dimensione affettiva realistica, anche se le implicazioni sessuali sono solo suggerite. In questa fase la sessualità tende a concentrarsi su persone reali e, in particolare, su coetanei o quasi, con i quali il ragazzo è a contatto quotidianamente (sessualità diretta) o incontrati solo in rete (sessualità virtuale). Si tratta di due fenomeni piuttosto diversi. La sessualità diretta implica una forma di innamoramento nei confronti di un altro ragazzo conosciuto nella globalità della sua personalità e comporta quindi un contatto affettivo a 360 gradi, mentre la sessualità virtuale è una realtà in cui la valenza affettiva “può” anche esserci, ma spesso è molto ridotta o assente del tutto e la controparte ha in pratica lo stesso ruolo di un film porno.
Quando due ragazzi gay riescono a costruire un rapporto tale che tra loro il contatto sessuale su base affettiva seria è una realtà spontanea (cosa tutt’altro che semplice), questi ragazzi sentiranno, nella realtà dei fatti quanto la vera sessualità gay è diversa dai modelli che provengono dalla pornografia, sperimenteranno forme di timore, di imbarazzo, di senso del limite, di difficoltà ad esprimere i propri desideri, ma scopriranno anche la ricchezza di una relazione interpersonale autentica, di un contatto sessuale basato sulla dolcezza e sul rispetto reciproco, si renderanno conto, finalmente, che la vera sessualità gay è una forma d’amore.

SESSUALITA' GAY NON REALIZZATE

Purtroppo molti ragazzi non seguono questo percorso fino alla fine e si fermano prima, spesso in una ricerca infinta di un compagno “vero” che non incontreranno, spesso in una ricerca di sessualità non affettiva che può durare per molti anni. Se tutti questi ragazzi avessero avuto fin dall’adolescenza una forma seria di educazione sessuale gay avrebbero qualche chance in più, ma il moralismo che asfissia la sessualità gay fa spesso le sue vittime e finché non si potrà parlare di sessualità gay in modo serio nelle scuole e in tutti i luoghi di ritrovo dei giovani, molti gay saranno destinati ad una vita sessualmente insoddisfacente.

GAY E PRESERVATIVO

Aggiungo qui una osservazione che ritengo fondamentale. L’educazione sessuale gay (come quella etero) non dovrà mai dimenticare di sottolineare mille volte la necessità della prudenza. L’USO DEL PRESENTAVIVO E’ FONDAMENTALE PER PREEVNIRE I RISCHI CONNESSI ALL’AIDS E A PARECCHIE ALTRE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE.
Aggiungo che quando parlo con ragazzi gay e ricordo loro di usare SEMPRE il preservativo, la cosa è presa bene, come una forma di attenzione verso di loro e di rispetto e non come una forma di invadenza o di repressione. Quindi non solo USARE SEMPRE IL PRESERVATIVO, ma INCORAGGIARSI A VICENDA AD USARE IL PRESENTAVTIVO!

Se volete dire la vostra in proposito, lasciate qui un commento oppure andare alla discussione EDUCAZIONE SESSUALE GAY (SEZIONE GAY E SESSO) sul FORUM DI PROGETTO GAY

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