martedì 6 maggio 2008

GAY E MALATTIE SESSUALMENTE TARSMESSE

Questo post è dedicato a tutti coloro che hanno o possono avere comportamenti sessuali a rischio, in particolare ai ragazzi più giovani che si apprestano a vivere la loro sessualità attraverso rapporti con altre persone e non solo attraverso la masturbazione.

CHE COSA SONO LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE

Le malattie sessualmente trasmesse (che un tempo si chiamavano “venéree”) sono malattie infettive, trasmesse o diffuse principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali.

Sono in genere causate dalla trasmissione di batteri, virus, parassiti o funghi che passano da un corpo all'altro attraverso il contatto delle mucose genitali o con liquidi organici infetti, come sperma, secrezioni che precedono l’eiaculazione, secrezioni vaginali e, per alcune malattie, anche la saliva.

Queste malattie si trasmettono essenzialmente attraverso attività sessuali ma non colpiscono non solo gli organi genitali ma anche altri organi e in alcuni casi possono portare alla morte o a lezioni e menomazioni permanenti gravi.

Nel passato, ma purtroppo anche ai nostri giorni, le malattie sessualmente trasmesse sono state considerate il segno di comportamenti moralmente riprovevoli e, a causa di questo atteggiamento moralistico, ancora oggi si preferisce talvolta curarle di nascosto e senza ricorrere ai presidi sanitari idonei e si tende a non riservare alle campagne di prevenzione lo spazio che esse dovrebbero avere.

La lotta contro queste malattie si svolge in due modi complementari:

1) rendendo praticamente facile e non imbarazzante dotarsi dei mezzi meccanici di prevenzione come il profilattico,

2) combattere cause di ostacolo alla prevenzione ed alla cura sia in termini di psicologia individuale della persona a rischio che in termini di morale generale, nell'intento di abbattere il pregiudizio e di avvicinare con maggiore naturalezza il paziente al medico per favorire la prevenzione, la diagnosi precoce e la terapia, oltre che per arginare l'ulteriore espansione della patologia.

Le più frequenti malattie trasmissibili sessualmente sono, secondo l'eziologia (la causa):

Malattie dovute a batteri

1) Gonorrea (Blenorragia)

2) Sifilide

Micoplasmi

1) Chlamydia thachomatis, la più diffusa in Nord America, ma che anche da noi in Europa sta aumentando di incidenza. È molto importante perché può rapidamente portare a infertilità e dare una infiammazione pelvica acuta, molto grave.

2) Ureaplasma urealyticum.

3) Mycoplasma genitalis e M. hominis.

Protozoi

1) Trichomonas vaginalis

Virus

1) AIDS, dovuta a infezione da HIV

2) Virus del papilloma umano o HPV che può dare, a seconda del sierotipo, condilomi o essere causa diretta del carcinoma, come lo sono gli HPV 16 e 18

3) HSV (virus dell’Herpes simplex) 1 e 2, e i virus erpetici

4) Virus dell’Epatite C e virus dell’Epatite B che non sono malattie prettamente della sfera sessuale ma sono comunque trasmissibili per via sessuale.

COME CI SI DIFENDE DALLE MALATTIE SESSUALEMNTE TRASMESSE

Dalle malattie sessualmente trasmesse ci si difende attraverso l’uso sistematico del preservativo (detto anche profilattico o condom). Il preservativo deve essere indossato correttamente e al momento di toglierlo è bene usare guanti di gomma (in particolare se si presuppone che ci sia un rischio) e comunque evitando il contatto con lo sperma del partner. Il profilattico usato deve essere gettato via subito. Il profilattico non azzera il rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmesse ma lo riduce moltissimo. Come è evidente, i rischi della malattie sessualmente trasmesse aumentano attraverso quelle pratiche sessuali che comportano contatto diretto tra lo sperma o le secrezioni che precedono l’eiaculazione di un individuo e le mucose dell’altro individuo. In questo senso, il sesso anale non protetto è in assoluto la pratica sessuale più rischiosa. Molti ragazzi considerano l’uso del preservativo assolutamente scomodo e non naturale, ne lamentano la fastidiosità che farebbe perdere gradevolezza al contatto sessuale in termini di spontaneità e di immediatezza delle sensazioni. Questi ragazzi devono però tenere presente che il rischio che si corre non usando il preservativo non è il rischio di prendere un raffreddore ma il rischio di perdere la vita. Tanto dovrebbe bastare a fare accettare l’idea dell’uso sistematico del preservativo ad ogni persona intelligente.

AFFERMAZIONI IRRESPOSNABILI A PROPOSITO DEL PRESERVTIVO

Riporto qui di seguito alcune affermazioni irresponsabili a proposito dell’uso del preservativo:

a) “Vabbe’, lo metto sempre ma per una volta non succede niente”

b) “Io del mio ragazzo mi fido”

c) “Mi ha detto che non ha problemi del genere e che posso stare sicuro”

d) “Quell’affare mi dà fastidio, non lo sopporto”

e) “Ma se gli dico che senza il profilattico non lo faccio vuol dire che non mi fido di lui”

I GAY E LA VERA PREVENZIONE

La prevenzione vera delle malattie sessualmente trasmesse è una questione educativa di fondo. Anche l’uso del preservativo viene da un’educazione corretta, tuttavia l’educazione alla prevenzione, che fa appello al senso di responsabilità individuale, mira anche a questioni più complesse e più generali e intende innanzitutto:

a) Rendere i ragazzi consapevoli del fatto che l’attività sessuale deve essere intesa come una cosa seria, capace di confermare un rapporto interpersonale forte preesistente e deve avere una base affettiva autentica. In altri termini: il sesso non è un gioco e la sessualità a due è diversissima dalla masturbazione individuale nella quale non si corre in nessun caso alcun rischio.

b) Far comprendere che l’irresponsabilità dovuta alla furia e alla pulsione sessuale di un momento può portare a conseguenza gravissime.

c) Far comprendere che chiedere a un altro ragazzo di fare “entrambi” un test per l’HIV e per altre malattie sessualmente trasmesse è un segno di responsabilità e di affidabilità e che chi rifiuta il test prima di fare sesso o solleva questioni pretestuose non ama certamente l’altro ragazzo nel senso serio del termine.

d) Fare comprendere che dopo il test HIV negativo ed altri test per le malattie sessualmente trasmesse (compresa l’epatite) negativi, è possibile un contatto sessuale anche non protetto e in condizioni di sicurezza, in una situazione in cui non ci sono preoccupazioni di fondo a poter compromettere il coinvolgimento sessuale ed emotivo più autentico.

e) Fare capire che la salute è un valore assolutamente prioritario rispetto a qualunque altro e che un comportamento prudente è un segno d’amore e non di disinteresse.

PROGETTO GAY E LA PREVENZIONE

Progetto Gay si rivolge a ragazzi gay per i quali la sessualità non è una questione teorica ma una questione di vita pratica. È per questo che mi rivolgo a tutti i ragazzi che leggeranno questo post, per dire loro nel modo più forte possibile di tenere sempre comportamenti responsabili perché il bene della vita è troppo importante. Per vivere bene la sessualità ci vuole soprattutto equilibrio e senso di responsabilità.


Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay:
http://progettogay.forumfree.net/?t=27680544

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