domenica 11 aprile 2010

GAY E DIPENDENZA DALLA PORNOGRAFIA

Ciao Project,
è da una settimana che ho scoperto Progetto Gay e per me è stata una scoperta importante, non solo per le testimonianze che hai raccolto ma anche per le statistiche e i test che hai pubblicato, che sono cose interessantissime e mi hanno proprio aperto il cervello. Ho letto e meditato con la massima attenzione soprattutto le interviste a risposta libera che permettono di capire in modo più organico come vive realmente un ragazzo gay. Sono un 32enne che vive ancora con i genitori in una piccola città del sud che non brilla certo per apertura mentale. Ho studiato, mi sono laureato e ho un lavoro stabile discreto. Ti dico subito che i miei mi vogliono bene ma non hanno la più pallida idea di quello che io sono veramente. Ho letto sul forum di ragazzi che hanno fatto coming out in famiglia ma a me sembrano storie di marziani. L’idea del coming out in famiglia non mi ha mai sfiorato. Nel mio riconoscermi gay ho avuto una storia molto complicata, poi, leggendo quello che scrivi tu, mi sono ritrovato molto in certe situazioni. In pratica ho cercato, provato ad essere etero fino ai 30 anni e anche oltre. Ho avuto nel corso degli anni quattro ragazze che per me sono state solo miseri tentativi di piegare la mia sessualità verso l’eterosessualità. Non ho mai avuto rapporti sessuali con una ragazza, con l’ultima, che era molto più intraprendente della altre, mi sono sentito spesso in estremo disagio, quasi violentato. Il fatto è che in quelle situazioni, in cui lei con me ci provava in tutti i modi, proprio toccandomi (da sopra i pantaloni) mi eccitavo pure e lei la prendeva come un segno evidente che io volevo ma ero represso, ma io non mi sono mai masturbato pensando a una ragazza, tutte le mie fantasie erano per i ragazzi del mio gruppo sportivo che potevo vedere nudi praticamente tutti i gironi. Piano piano ero riuscito ad avere un autocontrollo tale che potevo fare la doccia con loro senza il rischio dell’erezione. Anzi certe volte erano loro ad andare in erezione quando giocavano tra loro un po’ cameratescamente anche se erano e sono tutti etero e di questo non ho mai avuto nessun dubbio. Devo confessare una cosa di cui mi vergogno, o meglio mi vergognavo molto, ancora a 32 anni sono in pratica totalmente dipendente dalla pornografia. Ho provato più volte a chiudere con questa dipendenza ma non ci sono mai riuscito. Quando i miei vanno a dormire, verso l’una di notte, mi chiudo a chiave nella mia camera e lì ti puoi immaginare quello che faccio. Devo dire che leggendo i sondaggi e vedendo che ragazzi nelle mie condizioni ce ne sono un bel po’ mi sono sentito meno strano ma l’idea di essere un po’ troppo grande per dipendere dalla pornografia mi resta comunque. Praticamente ho sempre immaginato di poter fare con i miei compagni di squadra quello che vedevo nei porno, ma è normale che uno arrivi a 32 anni così? Adesso da due anni ho rotto con la mia ultima ragazza e non mi metterò più con nessun’altra perché ormai per me la stagione del forzarsi all’essere etero è proprio finita. Leggendo quello che scrivi una cosa mi ha colpito perché la riscontro in me ed è il fatto che vedo l’omosessualità essenzialmente in chiave sessuale e non affettiva. Ho provato a chiedermi se ho mai provato dei sentimenti veri e forti per un ragazzo ma mi sembra che non sia mai successo. Mi piacciono fisicamente, mi eccitano sessualmente, ma non me ne sento innamorato, non so come dire, ma non ho mai pensato che con un ragazzo potrei fare vita comune come in una famiglia. C’è sicuramente anche il fatto che a 32 anni non ho mai conosciuto un ragazzo gay, nemmeno uno. Non mi piacciono le chat e le cose di quel genere, che sono pure pericolose per le malattie. Il mio mito è la mia squadra ma nemmeno a livello individuale, quasi direi a livello di gruppo perché nello spogliatoio c’è un clima che mi piace moltissimo. So bene che quel clima è così significativo solo per me e che a quei ragazzi non fa né caldo né freddo, però è proprio la mia atmosfera sessuale ideale. Certe volte penso che non mi troverei nemmeno bene con un ragazzo, cioè a stare con lui in coppia, nemmeno per solo sesso. Tu dici che un gay si innamora di un ragazzo e mi piace pensarlo, ma perché a me non succede? Tu dici che omosessualità significa prima di tutto tendenza a creare un rapporto affettivo con un altro ragazzo, ma questo a me non succede. È pure vero che io ho sempre vissuto l’omosessualità come una trasgressione. Ho letto il tuo articolo in proposito e ci trovo molto del mio modo di reagire ma francamente non riesco proprio a pensare di essere gay per il solo desiderio di superare un tabù. Cioè vivo l’omosessualità come una cosa soprattutto sessuale, ma almeno a livello sessuale e almeno a livello di masturbazione, perché con un ragazzo non ci sono mai stato e forse non ci starò mai, la soddisfazione ce la trovo eccome. Se penso a quando mi forzavo di stare vicino a una ragazza e faccio il paragone con quando faccio fantasie sui miei compagni di squadra non c’è proprio paragone, secondo me è sessualità vera, cioè non la sento come il superamento di un tabù. Insomma, come dici tu, per me il fatto di poter condividere l’intimità sessuale con un altro ragazzo sarebbe importantissimo anche perché lo è già in dimensione di fantasia. Nello scrivere questa frase mi accorgo che alla fine un sogno affettivo verso un ragazzo lo potrei pure avere, però fino adesso non mi è mai capitato con un ragazzo determinato. Un’altra cosa che mi manca da matti è la possibilità di parlare con dei ragazzi gay in modo serio. Credo di sapere poco e niente sui gay, e anzi adesso tramite il tuo sito comincio a capire tante cose ma certo parlare con ragazzi veri sarebbe importantissimo. Ho letto che i ragazzi parlano tra loro anche molto seriamente di cose di sesso, tipo la masturbazione, ma come fanno? Io non ci riuscirei mai. L’ho fatto con te in questa mail e non so nemmeno come è potuto succedere ma con un altro ragazzo mi sentirei terribilmente in imbarazzo. Ti faccio una domanda, però rispondimi sinceramente. Pensi che per uno come me ci sia qualche speranza o faccio meglio a mettermi l’anima in pace? In effetti per me cambiare ambiente sarebbe difficilissimo e comincio ad abituarmi all’idea che per me la sessualità si ridurrà solo alle mie nottate davanti ai siti porno. Chissà che non arrivi poi un ragazzo che cambi le cose! Magari! Lo vorrei tanto, ma un ragazzo serio che cosa si può aspettare da uno come me?
Ciao Project (se vuoi pubblica la mia mail, ma rispondimi in privato, ti allego il mio contatto [-omissis-], mi farebbe piacere potere parlare un po’ con te).
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Se volete, potete partecipare alla discussone di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay:

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