martedì 17 ottobre 2017

DIRE DI NO AD UN ALTRO GAY

Caro Project,
sono un uomo non più giovanissimo, over 35, tutto sommato sono stato abbastanza fortunato sotto parecchi punti di vista: ho un lavoro, vivo per conto mio e in un certo senso ho trovato la mia sistemazione almeno sul piano economico, cioè non ho grosse ansie per il futuro. Il mio problema di fondo è la solitudine. Non ho fatto e non voglio fare coming out pubblico, ma ho alcuni amici gay, non pochissimi, tutti non dichiarati, come me, e con loro sto bene, abbiamo più o meno la stessa mentalità, veniamo da ambienti sociali molto simili, in breve, ci intendiamo bene. E qui proprio con i miei amici gay si crea il mio problema più grosso. Ho visto che hai ripetuto spesso che il teorema “gay + gay = amore” non funziona, non corrisponde alla realtà e posso dire di essere l’esempio vivente della tua affermazione. Quando ho conosciuto i miei amici gay mi aspettavo che quel teorema funzionasse ma non ha funzionato. Li vedo spesso, sto bene con loro, ma non ho mai perso la testa per nessuno di loro, forse è successo solo una volta e molto superficialmente con un ragazzo, ma quando ci siamo conosciuti “un po’ meglio” (e ancora molto superficialmente), l’interesse è proprio svanito del tutto e quando non ci siamo più sentiti ho tirato un respiro di sollievo. Ho anche amici etero ma non mi sono mai innamorato nemmeno di ragazzi etero, su di loro non ho fatto mai nemmeno ipotesi puramente teoriche. Fin qui potresti dirmi che la mia situazione è abbastanza comune, ecc. ecc., e che, se non sono suscettibile all’affettività sono fatti miei. Ok, potrebbe essere vero, ma qui arriva il vero problema. Come ci si comporta quando ci si accorge di essere oggetto dell’interesse di un altro ragazzo ma non si prova nulla per quel ragazzo? È esattamente questo che mi accade in questo periodo. Mi sono accorto da un paio di mesi che uno dei miei amici gay è interessato a me, lo capisco  dai suoi comportamenti imbarazzati, dal suo cedere sempre, dal suo avvicinarmi il più spesso possibile. Quando queste cose accadevano in occasione dei nostri incontri di gruppo, beh, non ci facevo troppo caso, ma poi quel ragazzo ha cominciato a contattarmi anche in privato, a mandarmi mail e sms. Io ho cercato di far finta di non capire e di rispondere in modo banale, ma evidentemente il mio messaggio, che era un “no, grazie” non è stato interpretato correttamente e lui sta continuando la sua manovra di avvicinamento. Mi sembra un bravo ragazzo, ma molto fragile, penso che stia vivendo nei miei confronti una storia d’amore che non ha proprio nessun senso, perché io non sono interessato. Parliamoci chiaro, non sono interessato perché non mi attira fisicamente e credo che non ci si possa fare nulla. Come amico mi sta bene. Non è come persona che lo respingo, è onesto, corretto, tutto quello che vuoi, ma proprio non lo vedo in nessun modo come un ipotetico ragazzo con cui costruire una vita insieme. Quando mi chiama, cosa che accade abbastanza spesso, cerco di restare su argomenti molto neutri e di non entrare mai nel personale, ma vedo che lui si ricorda le cose che dico, mi chiede in continuazione spiegazioni e soprattutto non si rende conto che io non sono interessato. Onestamente, Project, io ho paura di fare veramente del male a questo ragazzo sia dicendogli brutalmente come stanno le cose, sia facendo finta di niente, rimanendo nel vago e rinviando all’infinito il momento del chiarimento. Le ho pensate tutte: tagliare i rapporti col gruppo, cioè proprio sparire dalla circolazione, cosa comunque molto complicata da realizzare, dirgli o fargli capire che ho un altro ragazzo, e altre cose ancora più assurde. Lui non è eccessivamente insistente perché si controlla e si limita, ma io vedo che questo comportamento per lui non è assolutamente spontaneo. È più giovane di me di qualche anno, ha 31 anni, ma è un uomo adulto, io so, capisco, vedo che ha bisogno d’amore, più che di sesso, di un affetto stabile su cui contare, ma il suo punto di riferimento non posso essere io, perché la cosa non mi viene spontanea. Certe volte mi fa dei piccoli regali, che io non ricambio mai, ma lui continua a farmeli. Non sono oggetti di valore ma oggetti che hanno qualcosa di personale, oggetti particolari che lui ha cercato sulla base di qualche cosa che io ho detto e che lui non ha dimenticato, per esempio avevo parlato delle vecchie caffettiere napoletane di alluminio, di quelle degli anni ’50, e lui me ne ha regalata una. Che cosa avrei dovuto fare? Restituirgli i regali e dirgli che non aveva senso insistere con quelle cose? Io non sono stato capace di farlo. Quando chattiamo io cerco di allungare le pause, e lui mi aspetta anche per ore, io vedo che è ancora lì, che non se ne è andato e allora riprendo la conversazione, che non è sgradevole, ma da parte mia è forzata, o almeno un po’ forzata. Ho paura che stia sviluppando una dipendenza e non so che fare, perché non vorrei proprio fargli male. Tempo fa mi mandava un sms di buongiorno e uno di buonanotte, un po’ come fanno gli innamorati. Le prime volte gli rispondevo, poi ho cominciato a non rispondere e ha smesso, ma ho avuto la netta sensazione di fare una cosa cattiva. A me non costava nulla andare avanti coi messaggi, ma quei messaggi, per lui, significavano altro. Ho pensato che forse la cosa migliore sarebbe proprio parlare chiaro e dirgli che lo vedo come amico, cosa che gli ho già detto molte volte in modo più o meno esplicito, lui pensa che dall’amicizia possa anche svilupparsi altro, ma io però so che non si svilupperà proprio nulla. Project, sembrerà brutale, ma se uno non ti piace fisicamente, se lo senti e lo vedi spesso e non hai mai fatto fantasie su di lui, come fai a credere che possa diventare il tuo ragazzo? L’aspetto fisico conta e molto. Stare con lui e fare fantasie su altri ragazzi sarebbe proprio il modo peggiore di stare con lui, però penso che alla fine succederebbe proprio così. Non posso forzarmi a provare una relazione alla quale non mi sento portato istintivamente, lui si accorgerebbe che è una forzatura e sarebbe ancora peggio. Devo confessarti, Project, che l’idea di provare comunque mi è anche venuta perché penso che lui farebbe di tutto per avermi vicino, in qualche modo si adatterebbe a me, finirebbe per accettare qualsiasi cosa, ma io non voglio che succedano cose simili, non ci sarebbe quella parità all’interno della coppia che penso sia assolutamente fondamentale. Insomma, è proprio un momento critico, so di non potere andare avanti ancora per molto tempo coi rinvii, so che devo decidere e che devo decidere presto. Mi sento proprio spaccato in due, io so che è un bravo ragazzo, ma non posso fingere di esserne innamorato e non posso nemmeno cominciare un rapporto del tutto squilibrato perché alla fine il danno lo farei anche a lui. Lui è anche un bel ragazzo, anche se non è per niente il mio tipo, e ci sono degli amici comuni che probabilmente vorrebbero richiamare la sua attenzione, ma lui ormai pensa solo a me e ogni altra ipotesi è per lui totalmente impossibile. Non mi trovo in una bella situazione. Non voglio fare male a quel ragazzo ma non ne sono innamorato e non so come uscirne senza fare danni. Ti sarei grato se mi facessi sapere che cosa ne pensi. Se vuoi pubblica la mail, in fondo penso che il mio problema sia abbastanza diffuso e forse riflettere su queste cose può essere utile anche per altri.
Ti saluto e aspetto la tua mail.
Christian
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