martedì 20 marzo 2018

AMORE GAY E SESSO TRASGRESSIVO

Caro Project,
mi trovo in una situazione difficile che non avrei mai posto tra le ipotesi possibili. Ho 45 anni, ho avuto nella mia vita una sola storia seria con l’unico ragazzo col quale ho fatto anche sesso, lui ha 10 anni meno di me, la storia è stata bella, perché lui è uno onesto che parla chiaro e che con me si è comportato benissimo, ma nonostante tutto la storia è durata qualche anno e poi è finita, senza litigi e recriminazioni , ma è finita perché lui cercava altro e penso avesse anche ragione, perché io non mi credo affatto il compagno ideale. Da allora, e sono passati cinque anni,  lui ha avuto diversi ragazzi ma non è mai riuscito ad avere una storia con un minimo di stabilità e l’ho visto precipitare gradualmente in situazioni di disagio progressivamente più grave. Un po’ andava verso la depressione, un po’ verso entusiasmi troppo facili, è diventato sempre più dipendente dal sesso, che ormai non credo sia più per lui una soddisfazione, penso invece che sia diventato una specie di ossessione che gli ha fatto perdere tempo con gli studi e quindi con la possibilità di trovare un lavoro vero, ma soprattutto lo ha convinto di essere una specie di caso patologico e in realtà nei momenti peggiori può dare quell’impressione  ma io credo che sia soprattutto maledettamente solo. Lui sa che io non ho più avuto un ragazzo dopo di lui e ogni tanto mi chiama, specialmente quando sta peggio, io cerco di non deluderlo come posso, ma mi rendo conto che piano piano il dialogo tra noi si è ridotto solo a parlare di sesso. Mi chiede se mi ricordo di quando facevamo l’amore e gli rispondo di sì, perché me ne ricordo eccome, ma poi vedo che in realtà non è interessato al sesso come un modo per stare con ragazzo e per stare bene, ma come un modo di rievocare situazioni trasgressive vissute insieme, che finiscono per essere i ricordi dominanti e mi chiede in particolare e con insistenza se mi ricordo proprio di quel momenti e cerca di ricostruirli in modo molto dettagliato, e il discorso si ripete spesso, tanto da diventare certe volte l’unico argomento di conversazione. Da qualche mese ha cominciato ad andare da una psicologa, che mi sembra una brava donna, non invasiva, con lei parla ma probabilmente lei non lo conosce come lo conosco io. Project, certe volte mi chiedo che cosa posso fare per lui, perché gli voglio bene. È evidente che lui non vuole rimettersi con me e penso che al momento non voglia stare con nessuno ed è proprio questo che mi spaventa, perché penso che la solitudine possa essere una trappola senza uscita. Quando mi chiama, alle ore più improbabili del giorno e della notte, non so mai come reagire, cerco di assecondarlo, ma mi rendo conto che il dialogo è limitato, però penso che comunque è meglio di niente e poi, onestamente, mi fa proprio male vederlo così prostrato e dipendente, è come se ormai per lui tutto girasse intorno  al sesso trasgressivo, che per lui è un interesse proprio perché è trasgressivo. Qualche anno fa, quando non stavamo più insieme, lui mi ha parlato molto di sé e io so, come lo sa lui, il perché di tutto questo. Project, guarda, lui è un ragazzo di una intelligenza mostruosa, quando è veramente lucido, e poi è estremamente diretto, non fa mai giochetti psicologici, non segue strategie, e dice quello che veramente pensa. Io sento ancora una forte attrazione verso di lui, se dipendesse solo da me, non ci penserei due volte e mi rimetterei con lui, ma il fatto è che lui non vuole questo, probabilmente cerca una persona che condivida con lui il fascino del sesso trasgressivo per sentirlo come una cosa normale della quel si può anche parlare senza problemi e che può essere accettata. Project, quando dico sesso trasgressivo non ti immaginare cose folli, per lui la trasgressione eccitante è solo una, quella del tradimento, del doppio gioco, del tenere un piede in due scarpe, dell’andare a letto con uno senza dirlo all’atro, ma tieni presente che quando lui queste cose le ha fatte è stato lui stesso che poi lo ha detto, come se questo, chiamiamolo così, sesso con tradimento della fiducia, dovesse essere accettato e in qualche modo approvato. A parte il fatto che queste cose sono state rarissime eccezioni, anche se nella sua memoria hanno lasciato una traccia profonda. Aggiungo che un comportamento del genere, probabilmente, non avrebbe poi messo in crisi nulla, se fosse stato un’eccezione come in realtà era. Rimettermi con lui, oggi come oggi, è una eventualità assolutamente impraticabile, anche se penso che non sarebbe poi un’ipotesi tanto da scartare, non fosse altro perché io gli voglio bene veramente e lui con me ha un dialogo che non credo abbia con nessun altro. E allora che cosa fare? Se provassimo a rivederci ogni tanto, per esempio ogni due settimane, finiremmo inevitabilmente a letto a fare un po’ di sesso, che però sarebbe fortemente condizionato dai ricordi del sesso trasgressivo e alla fine pure lui si sentirebbe a disagio (è già successo). Io ho rinunciato ad avere un mio progetto per il futuro e il mio desiderio è quello di non lasciarlo solo, ma non so che cosa fare. Nei suoi momenti neri, quando cerco di aprire con lui un discorso più sostanziale, lui mi zittisce e mi chiede di non cambiare argomento e torniamo a parlare dei ricordi del sesso trasgressivo. La sua presenza nella mia vita è una costante ormai da molti anni e lo è tanto più adesso perché lo vedo a disagio. Non vuole che io gli dica che gli voglio bene e mi dice: “E basta con queste cose sentimentali!” E si torna ai soliti discorsi. Eppure non più di un paio di mesi fa, lo avevo visto in modo molto diverso, il rapporto con la psicologa funzionava e lui stava uscendo dall’idea quasi ossessiva di vivere, o meglio di non poter vivere una storia d’amore. In realtà, però, era come se avesse semplicemente accettato l’idea che non avrebbe mai avuto una storia d’amore, ma non perché nessuno si sarebbe innamorato di lui, ma perché lui non si sarebbe mai innamorato veramente di nessuno. Project, mi porto dentro tanta malinconia e non so che cosa fare, ne sono ancora innamorato e mi sento veramente allo sbando. I miei sogni non si combinano con i suoi, e io sono anche disposto ad adeguarmi ai suoi ma non so come e soprattutto temo di potere essere un rimedio peggiore del male. La storia finisce qui. Il futuro è molto incerto e non ho punti di riferimento di nessun genere. Che devo fare, Project?
Alessandro
________
Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay: http://progettogayforum.altervista.org/viewtopic.php?f=20&t=6426

Nessun commento: